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I PARTECIPANTI

JACOPO: Nel momento in cui prendi una decisione e coinvolgi una persona molto speciale in un’esperienza altrettanto speciale, devi sapere devi sapere bene dove andare e con chi. Dopo avere letto alcuni libri di Carla non ho avuto dubbi: lei era la persona giusta e il luogo, il Deserto Bianco, me ne ha dato ragione. Ho trovato dei grandi compagni di viaggio altrettanto ricchi di emozioni loro. Il viaggio nel viaggio. Io e Martin abbiamo segnato in modo indelebile la “nostra” esperienza. Voglio ringraziare Carla per il suo sereno equilibrio e Max per la sua allegra spensieratezza, due elementi fondamentali per i viaggi Desert Therapy.

 

Vedo le mie orme, so che scompariranno a breve ricordandomi l’impermanenza della mia esistenza. Sono stata sabbia, morbida e tagliente. Sono stata oasi per nutrire l’anima. Sono stata volpe, occhi nella notte. Sono stata stelle per guardare il mondo. Ho visto aurore e draghi di sabbia. Ho ascoltato Sherazade davanti al fuoco raccontare le onde del tempo. Sono stata Deserto attraversata dal vento, e ora se mi muovo dolcemente ascolto il Suo silenzio.

 

FEDERICA: Il Deserto mi ha sempre affascinato, ho sempre avuto il desiderio di provare a sentirlo dal vivo! Ora grazie a Carla che mi ha presentato il “suo” Deserto, questo è diventato realtà. E’ stata un’emozione forte che è passata attraverso di me e passando ha lasciato tesori preziosi che mi resteranno dentro per sempre e che potrò ancora cercare nella mia vita “normale” quando avrò bisogno di silenzio, di spazio, di bellezza, ma soprattutto saprò dove trovarmi! Un grazie a tutto lo staff. All’efficienza di Hassam, alla dolcezza di Solah, all’esuberanza di Max e a Carla, che con la sua forza e determinazione ha aperto la strada a tutto questo e ai miei compagni di viaggio che rimarranno nel mio cuore e nei miei pensieri.

 

MARIA: Un viaggio da sempre sognato, volevo rivivere un tramonto emozionante e abitare sotto un cielo di stelle quasi da toccare. Queste cose non le ho trovate, ma ho trovato molte altre cose, che sono tutte dentro di me e che non mi abbandoneranno mai. Grazie Carla e Max, sono fortunata ad avervi incontrati.

 

 

 

 

MARTIN: Quando sono partito per questo viaggio non immaginavo che cosa mi sarebbe successo ed accaduto. La prima grande impressione è stata la città del Cairo con il suo movimento caotico è riuscita ad affascinarmi. Il deserto poi ha fatto il resto. è stata un’esperienza nuova per me dove ho avuto anche la possibilità di divertirmi con Max che mi ha fatto conoscere cose nuove e posti mai visti sotto un aspetto diverso. Non ho mai pensato che il deserto potesse darmi così tanto, ho conosciuto persone nuove, diventati compagni di viaggio, sono riuscito per interesse personale e curiosità ad imparare qualche parola in Arabo con Hossam il nostro cuoco e Sola il nostro amico cammelliere, due persone veramente particolari. I miei compagni di viaggio mi hanno in tutti i modi fatto sentire uno di loro nonostante la mia età, e per questo li ringrazio molto.

Ora il mio grande desiderio sarebbe quello di conoscere altri deserti. Inoltre sono molto orgoglioso di aver fatto questa mia prima esperienza con Carla, e penso che anche per lei sia stata la prima volta che ha portato nel “suo deserto” un giovane come me.

Martin

IL DIARIO

EGITTO 10-18 FEBBRAIO 2012


PRIMO GIORNO
Oggi abbiamo fatto un lungo tragitto con i fuoristrada dalla città caotica del Cairo per raggiungere il bellissimo e pacifico campo tendato alla porta del deserto. Siamo arrivati al campo fisso poco prima che facesse buio e abbiamo potuto godere il panorama. A differenza dei viaggi precedenti, fa freddo questa sera, ma qui al campo fisso possiamo stare al caldo e goderci il lusso, che questa volta abbiamo tutto per noi. Ci siamo goduti una cena deliziosa e abbiamo avuto anche il piacere di condividerla con tre ospiti inaspettati… tre volpi del deserto. Siamo riusciti anche a dar loro da mangiare dalle nostre mani e fare le foto. A causa del freddo, inizieremo il nostro trekking più tardi domani, quindi possiamo anche godere questo splendido campo fisso un pò più a lungo.


SECONDO GIORNO
Questa mattina abbiamo iniziato la giornata con una bellissima vista, Solah che stava arrivando con i suoi cammelli. E’ sempre una gioia di vederlo di nuovo e presentarlo ai partecipanti. Insieme con i due cammelli che ci hanno accompagnato durante l’ultima edizione di Desrt Therapy, c’è anche una femmina che avuto due coccoli dopo nostra partenza ad Ottobre. Anche il nostro meraviglioso cuoco Hassam è di nuovo con noi per preparare pasti incantevoli con la sua presentazione professionale. Dopo una colazione calda abbiamo insegnato a tutti come di indossare gli chechè e abbiamo iniziato il trekking verso le 10. Durante la nostra camminata di undici chilometri e mezzo, ci siamo fermati per il speciale tè alla menta e uno snack forniti da Solah. Siamo arrivati ??al nostro primo campo alle 16 per un tardivo pranzo e per preparare le nostre tende per la sera. Nessuno di noi ha avvertito fatica o difficoltà a camminare oggi. Lo spirito è molto alto. Anche le temperature sono aumentate, quindi stiamo bene qui al campo 1 e in attesa di camminare di nuovo domani.

TERZO GIORNO

Il gruppo ha camminato 12 km oggi per raggiungere lo splendido campo 2. Siamo arrivati tardi anche oggi, non perché il gruppo cammini lentamente, ma perché ci stiamo godendo il deserto in pieno e spesso per ci fermiamo a scattare foto, scoprire nuovi panorami, andare verso una formazione di calcare inaspettate e affascinanti o, più semplicemente per “sentire” il deserto. Il tempo è perfetto per camminare e il cielo è coperto. Ieri sera Solah ci ha intrattenuti, intorno al fuoco, con i suoi arguti giochi. Molto divertente. Anche perché questo è un gruppo particolarmente bravo e partecipativo. Abbiamo anche ricevuto la visita di un cuciolo di volpe che preso un uovo con gratitudine dalle nostre mani e poi ha “rubato” un paio di datteri! Veramente una sorpresa speciale per noi.

QUARTO GIORNO

Oggi è stato un giorno in più lungo. Abbiamo camminato per ben 7 km e mezzo per raggiungere il campo 3, un luogo meraviglioso in mezzo a bellissime forme di calcare a guisa di panettoni. Poi siamo andati verso l’oasi 2 chilometri e mezzo di distanza, fermandosi anche la grotta dei pipistrelli, anche se oggi non li abbiamo trovati. E’ fresco di nuovo oggi e ideale per camminare. Abbiamo lasciato il nostro più giovane partecipante, 14 anni Martin, a guidarci con il GPS e ha fatto un ottimo lavoro trovando tutto. I partecipanti hanno inoltre iniziato a dare ciascuno degli altri i soprannomi, e la piccola, allegra, bionda Roberta si è giustamente guadagnata il nome Trilli. C’è un grande senso di cameratismo e tutti sono in attesa di nuovi giochi e il mercato che Solah allestirà questa sera dopo cena.

QUINTO GIORNO

E’ sempre stato difficile lasciare la bellezza del campo 3 e anche qusta volta il gruppo non si è smentito. La decisione unanime ci ha visti rimanere qui per l’ultima notte nel deserto. Abbiamo camminato fino al campo 4, e abbiamo visto il deserto dall’altopiano. Lungo la strada ci siamo anche fermati alla grotta che Max e Solah hanno trovato durante la scorsa edizione di Desert Therapy. E questa volta è stato coraggioso Martin a seguirli fino in fondo della stretta grotta. Roberta e Carla hanno anche iniziato la discesa nella grotta, ma non sono andate fino in fondo. Purtroppo oggi abbiamo dovuto dire addio a Solah, ma ci ha invitati a venire a visitare la sua casa domani e incontrare la sua famiglia: un opportunità speciale. Il vento è ha rinforzato oggi, ma abbiamo assicurato le tende con la sabbia così siamo tutti al sicuro. C’è ansia nel gruppo per la riunione di stasera intorno al fuoco: un’esperienza che spesso lascia un profondo ricordo nei partecipanti.

SESTO GIORNO

Oggi abbiamo dovuto lasciare il deserto, ma abbiamo avuto una giornata molto piena. Con i fuoristrada siamo andati a vedere diverse parti del deserto. Prima ci siamo inoltrati nel deserto nero, dove siamo saliti in cima ad un cratere per vedere il panorama dall’alto. Poi siamo andati alla Montagna di Cristallo e verso le grande dune di sabbia, dove abbiamo giocato nella sabbia e tutti hanno scalato una duna per poi rotolare giù come da nostra tradizione. Nella tarda mattinata siamo arrivati in albergo e poi in giro per esplorare Baharya. Alla sera, dopo una buona cena in albergoe un giro al mercato, siamo stati invitati alla casa di Solah. E’ stata un’esperienza davvero unica vedere le case tipiche dell’oasi e incontrare la moglie e il figlio di Solah. Domani faremo il lungo trasferimento verso il Cairo, e ci fermeremo per l’ultima volta nel deserto per il pranzo.

SETTIMO GIORNO

Il tempo durante questa Desert Therapy è stata tutt’altro che tipico. Nel deserto non abbiamo mai visto il tramonto, perchè il cielo era coperto ogni sera e le temperature erano moderate. Al ritorno al Cairo il vento era molto forte e abbiamo visto un tempesta di sabbia dall’ fuoristrada, non siamo riusciti a mangiare nel deserto, e abbiamo anche trovato la pioggia al nostro arrivo. Abbiamo fatto delle foto alle piramidi dal tetto dei fuoristrada con Martin che non credeva ai suoi occhi. Non ho mai visto la pioggia al Cairo, quindi questa è stata un’esperienza veramente unica. Il gruppo ha deciso di godersi il lussuoso hotel visto la giornata piovosa e quindi siamo tutti andati nella piscina riscaldata questo pomeriggio prima della cena. Per finire la serata, abbiamo fatto delle foto con la nazionale di calcio Egiziana impegnata nella coppa d’Africa e siamo stati invitati a un matrimonio milionario nella sala da ballo dell’hotel. Domani mattina torneremo in Italia per riprendere la vita di tutti i giorni ma con il deserto sempre nel cuore.