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I PARTECIPANTI

GIULY. Grazie a Desert Therapy mi sono ritrovata a vivere una nuova esperienza unica e irripetibile, piena di emozioni forti e di un senso assoluto di libertà e, ancora una volta, ho avuto la conferma che il Deserto è proprio un luogo magico che unisce e trasforma tutto in una grande energia positiva.

Grazie a tutto lo staff, a Max, ai miei meravigliosi compagni di viaggio, a Carla senza la quale nulla sarebbe stato lo stesso.

Giuly

 

GIANNI. Grande emozione anche questa volta, forse ancora più grande e diversa dalle altre. Ho avuto il privilegio di fare l'”Egitto lungo”, una prima dopo l’impresa di Carla con Fabio. 10 giorni nel Deserto completamente soli, senza mai incontrare nessuno, solo noi e i nostri cammelli. L’emozione che ho dentro non riesco a descriverla, perché tutte le volte che torno nel Deserto aumenta. Grazie Carla e grazie a tutti per quello che mi avete fatto ri-provare

Gianni

 

ANDREA. Il Deserto per la seconda volta mi ha accolto e mi ha messo alla prova. Rientro più motivato, sicuro e consapevole delle mie capacità. Ringrazio il Deserto e questo splendido gruppo di amici che ancora una volta mi hanno accolto con affetto e fatto sentire bene. Vi aspetto a breve per un altro Deserto.

Andrea

 

 

 

MATTEO. Il mio secondo Deserto è stato il Deserto degli “interminati” spazi. Non ho altre parole. Ma il vero valore aggiunto è la capacità di Carla e Max di dare l’impulso che fa di questi gruppi, gruppi unici per unità e armonia. Grazie

Matteo

 

 

 

PAOLA. E’ di nuovo accaduto! Il fato mi ha di nuovo portato nel Deserto! E’ la terza volta e prima di partire qualche conoscente mi ha detto: “Ma non ti senti ripetitiva?”. Non ho risposto perché “Loro” non sanno quanto varia il Deserto, non ci si stanca mai di guardarlo forse perché guardandolo vediamo dentro di noi. Il “Bianco” mi ha introdotto in questo contesto, il Marocco con le grandi dune mi ha fatto assaporare ancora di più la sua magìa e ora il “lungo” ha evidenziato la voglia di mettermi alla prova, per sentirmi parte di questo mondo meraviglioso. Grazie a tutti per avermi permesso di fare un viaggio meraviglioso.

Paola

 

CAROLINA. Un desiderio da realizzare, una promessa da mantenere, un bisogno estremo di “LEGGEREZZA” è stato l’impulso che mi ha portato la prima volta nel Deserto. Ho sentito sciogliere i nodi che tenevano avviluppato il mio cuore. Il mio animo “deserto” ha preso vita nel “Deserto”! La parola chiave di questo secondo viaggio è stata “ENERGIA”. La fatica ha rinvigorito il mio animo, una nuova luce ho avvertito nei miei occhi e sul mio volto. “Il Deserto è per tutti ma non di tutti” come ricorda Carla: bisogna ascoltare la voce che viene dal profondo, leggere nella sabbia la storia dell’umanità e scrivere la propria storia nell’andare. Il senso di protezione che provo è indescrivibile. Il cielo stellato, la sabbia sotto i piedi mi fanno tornare ai primordi, nel ventre materno. Grazie a tutti

Carolina

IL DIARIO

PRIMO GIORNO

Ieri sera dopo alcune ore di macchina abbiamo finalmente raggiunto il campo tendato beduino nel Deserto Bianco, il famoso Sahara el Beyda. E’ da qui che di solito partiamo per i nostri Desert Therapy in Egitto. Questa esperienza sarà più lunga e avventurosa delle precedente. Infatti non abbiamo previsto spostamenti del campo con le fuoristrade, ma come nella “carovana di sale” ci sposteremo a bordo di eleganti dromedari. Il viaggio sarà comodo e lussuoso. Ci accompagneranno anche un cuoco locale ed alcuni affascinanti cammellieri. Per la notte monteremo tende con tetto trasparente, così da poter ammirare il cielo stellato prima di addormentarci. Tutti i viaggiatori del gruppo hanno già fatto almeno un’esperienza di Desert Therapy con noi, e sono strafelici di ripartire con questa nuova avventura. Sarà un viaggio emozionante, nel quale condivideremo intensi momenti di gioia insieme a tante risate!!

SECONDO GIORNO

Oggi è stato il primo giorno di cammino della carovana. Abbiamo attraversato una parte di dune molto bella, avanzando per circa 12 chilometri verso il cuore del deserto. La sabbia qui è abbastanza compatta ed i nostri 9 dromedari riescono a procedere senza particolare difficoltà.  Uno dei cammellieri è una vecchia conoscenza. Si chiama Solah e dopo aver condiviso 10 viaggi insieme a noi è anche diventato un nostro grande amico. Siamo fortunati ad averlo incontrato di nuovo in questa avventura, e la stessa cosa vale per il mitico cuoco Hossam! Il tempo è l’ideale per camminare. Il cielo è bello limpido e soffia un leggero vento fresco che rende le giornate ancora più piacevoli. Di notte la temperatura si abbassa notevolmente, ma siamo tutti preparati e ben equipaggiati. Da domani ci addentreremo in una zona  del deserto più remota e forse non avremo la possibilità di comunicare con l’Italia. Ad ogni modo, tutti potranno conoscere la nostra posizione grazie al localizzatore satellitare.

TERZO GIORNO

15 chilometri percorsi in tutta tranquillità e senza fatica. Rispetto a ieri fa più caldo, tuttavia ciò non ha ostacolato il nostro cammino. Oggi alla Carovana si sono aggiunti due nuovi cammellieri. Lo staff, considerando anche me e Max, è ora composto da 8 persone. Insieme ci prenderemo cura dei 6 partecipanti, per far sì che questa esperienza resti scolpita nei loro cuori, unica e indimenticabile.

Da quando siamo partiti dal campo beduino non abbiamo più visto o incontrato nessuno. La sensazione è che il Deserto sia solo per noi. Ci avvolge nella maestosità del suo rispettoso silenzio, e ci dona ogni giorno un paesaggio incredibilmente variegato, che muta nelle forme e nei colori man a mano che avanziamo verso l’interno.

E’ davvero un luogo meraviglioso.

QUARTO GIORNO

Abbiamo percorso altri 15 chilometri.  Le temperature si fanno di giorno in giorno più calde, ma nell’aria non c’è umidità ed il clima secco allevia la nostra fatica senza farci sudare troppo.

Le dune ora sono alte e movimentate, sembrano onde giganti che attraversano un silenzioso oceano di sabbia. La natura riesce sempre a creare opere di immane bellezza! Infatti nessuno si lascia scappare l’occasione di fare fotografie per immortalare questo panorama unico e commovente. Domani il vento ne avrà già modellato il profilo e ridisegnato le forme.

Ieri è stato anche il compleanno di Andrea. Non potevamo non organizzare una piccola festa in suo onore con tanto di torta e candeline… Auguri da parte di tutta la carovana!!!!!!!

QUINTO GIORNO

15 chilometri di dune possenti e maestose. Non un soffio di vento e nemmeno una nuvola che potesse concederci conforto dal caldo! Solo i nostri immancabili “cheche” ci hanno assicurato un certo sollievo dal sole.

Le nuvole sono arrivate nel tardo pomeriggio. Lunghe strisce di bianco che solcavano il cielo a chiudere il sipario di un’altra giornata indimenticabile. L’alba e il tramonto sono sempre un momento di estrema bellezza nel deserto. Ma stasera quelle soffici nubi sospese là in alto donavano un atmosfera di particolare meraviglia e poesia.

Proseguendo nel viaggio il gruppo si fa sempre più unito. Ci divertiamo tanto durante il giorno. E la sera, stanchi e felici, ci ritroviamo tutti insieme a condividere emozioni e sinceri sentimenti di gioia.

SESTO GIORNO

Ci troviamo immersi in un panorama completamente nuovo rispetto ai giorni precedenti. La sabbia è molto più chiara, di un colore beige sfumato, ed è pieno di piccole conchiglie fossili. Sono il segno evidente di un passato rigoglioso di laghi e paludi. I fossili sono piccoli gusci scuri che da lontano, col riverbero del sole, creano un effetto ottico incredibile. Come se il profilo delle dune fosse limitato da una linea continua e nera che ne accentua il contorno.

La nostra cena è sempre ottima e deliziosa. Questa sera però niente cucina locale, Caterina ha preparato dei favolosi arancini!!

A fine serata abbiamo danzato intorno al fuoco, accompagnati dalla musica dei nostri cammellieri. Nessuno avverte la stanchezza dei 14 chilometri di oggi, in corpo ci sentiamo ancora tanta energia. Il vento si è alzato di nuovo. Domani sarà certamente una giornata propizia per il cammino!!

SETTIMO GIORNO

Abbiamo percorso 16 chilometri fino ad arrivare in una zona in cui le dune sono altissime, ancora più grandi di quelle viste nei giorni precedenti. A decine si stagliano davanti a noi, salgono incurvate da un lato e scendono a precipizio dall’altro. Tutte compostamente rivolte nella stessa direzione, quella del vento.  L’istantanea di un mare di sabbia in tempesta.  Ci siamo affrettati a montare il campo per arrampicarci sulla cresta di una duna lì vicino, da dove abbiamo ammirato il tramonto. Ne è valsa la pena perché abbiamo assistito ad uno spettacolo davvero mozzafiato.

Oggi durante il cammino è capitata una situazione divertente. D’un tratto un bellissimo uccello è atterrato vicino a noi, sembrava incuriosito dal passaggio della carovana. Poi è volato via, ancor prima che qualcuno riuscisse ad estrarre la propria macchina fotografica per fare una foto. Il nostro  caro Solah ha tentato persino di catturarlo ma senza riuscire nell’impresa. Meglio così, visto che poi, come ci ha spiegato, se lo sarebbe mangiato!!

Stiamo cercando di accelerare il passo per avere più tempo a disposizione una volta arrivati a Daklah. Dovremo essere lì il 27 febbraio.

OTTAVO GIORNO

Temperatura non troppo calda e leggero venticello, le condizioni ideali per camminare. Abbiamo sfruttato questo clima favorevole per fare più strada, percorrendo 21 chilometri senza troppa fatica. Ora siamo molto vicini a Dakhla e continuando con questa andatura riusciremo a trascorrere un intero giorno nell’oasi.

Durante la camminata in gruppi più o meno grandi si chiacchiera insieme alternando argomenti di ogni genere. Soprattutto si condividono le esperienze di vita e le bellissime emozioni che ogni giorno suscita questo meraviglioso viaggio.

Ci concediamo anche il tempo per camminare solitari, nell’ ascolto di sé stessi e con la sola compagnia dei propri passi che procedono silenziosi nella sabbia.

Si sorride molto, la mente si rilassa e ci si lega sempre di più .

NONO GIORNO

Dopo 19 chilometri siamo entrati in una zona del tutto nuova. La sabbia e le dune sono scomparse, lasciando il posto ad un terreno roccioso. Questo ci permetterà di camminare con molta più agilità.

Insieme alla gioia di avvicinarci all’oasi  di Dakhla, si aggiunge ora la malinconia per la consapevolezza che domani sarà il nostro ultimo giorno di cammino, e con esso l’ultima occasione di dormire in tenda.

Stasera per dessert il cuoco ha preparato un pane dolce, cotto sul fuoco. Tanto semplice quanto buono, lo abbiamo tutti veramente apprezzato. Dopo cena ci siamo messi a giocare intorno al fuoco con divertenti giochi proposti da Solah e poi abbiamo ballato al ritmo della musica suonata dai cammellieri. Sfruttiamo ogni momento che ci separa all’arrivo.

DECIMO GIORNO

Ci siamo accampati a non più di 7 chilometri da Dakhla, dopo averne percorsi circa 17.  Resta da fare solo un breve tragitto e poi ci godremo l’oasi in pieno relax!E’ stata un’avventura ricca di emozioni, impegnativa ma allo stesso tempo piena di risate. Siamo riusciti ad andare avanti nonostante le vesciche ai piedi, la stanchezza nelle gambe e qualche piccolo dolore muscolare. Sono stati tutti bravissimi e percepisco chiaramente la soddisfazione nel gruppo per il coraggio e la forza di volontà che ognuno ha saputo dimostrare nelle situazioni di difficoltà.

Come sempre, anche stasera intorno al fuoco abbiamo parlato dei nostri pensieri e delle sensazioni avute durante il viaggio.

Questa “versione lunga” di Desert Therapy nel Deserto Bianco è  stata un vero successo!!

UNDICESIMO GIORNO

La traversata del deserto si è ufficialmente conclusa questa mattina con gli ultimi 7 chilometri.  L’arrivo è stato un momento di gioia e commozione, ci siamo abbracciati con le lacrime agli occhi.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il vecchio quartiere di Al-Quas, molto particolare perché  ricco di storia e tradizione.  Ci siamo anche imbattuti in un fabbro locale mentre forgiava delle favolose sculture di metallo. Lavorava le sue opere con incredibile abilità, pur avendo a disposizione solo pochissimi arnesi, giusto l’essenziale.

Stasera ci rilasseremo nel nostro bellissimo hotel, dopo una meritata doccia defaticante.

Domani ci attende una lunga giornata in auto, dobbiamo raggiungere il Cairo che da Dakhla dista ben 900 km.

Faremo una sosta da Solah, che ci ha invitato per il pranzo. La sua casa si trova a circa metà strada e sarà l’occasione per celebrare ancora una volta, tutti insieme, questa grande impresa appena trascorsa!!